Erasmus +, Un nuovo job shadowing

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da Segreteria

del mercoledì, 08 ottobre 2025

Un’esperienza umana, culturale e professionale estremamente arricchente che ha alimentato il senso di concreta appartenenza ad un’équipe di docenti, nonché cittadini europei. Questi sono stati i tre giorni trascorsi in Spagna presso l’istituto I.E.S. Santa María la Real di Aguilar de Campóo dai professori Marco Costa, Federica Marco e Simonetta Vercelli. 

L’istituto, che conta circa 400 studenti, è situato all’interno della magnifica struttura medievale della chiesa e del monastero omonimi, lungo il tracciato Olvidado del Camino de Santiago

Gli iscritti hanno dai 12 ai 18 anni, con obbligo scolastico fino a 16 anni, età a cui cominciano i due anni di Bachillerato pre-universitario (umanistico o scientifico, con alcune discipline opzionali entro un piano comune). Il percorso scolastico, con diverse discipline proposte in lingua inglese (CLIL) già dal primo anno, prevede di poter rimodulare parzialmente il piano di studi in base alle inclinazioni dei ragazzi e alle indicazioni, vincolanti, dei docenti. 

Sono stati presi in considerazione i due sistemi scolastici nelle loro impostazioni generali, poi tradotte per la realtà spagnola in specifiche attività come lezioni ed esercitazioni (per gli studenti del Bachillerato su test universitari),  esperienze di laboratorio e lavori per piccoli gruppi, modalità piuttosto diffusa. E’ stato così possibile analizzare gli  obiettivi di apprendimento e gli approcci didattici, le strategie per raggiungerli, nonché le modalità valutative, in base alle indicazioni dei vari dipartimenti disciplinari e alla luce delle normative vigenti. 

Il divieto d’uso del cellulare è in vigore già da due anni e gli allievi più giovani proprio non lo portano con sé a scuola. Le classi hanno in dotazione una serie di notebook per le consegne di gruppo, ma su ogni banco i libri di testo e i quaderni sono cartacei. Il ricorso all’IA è possibile, dietro esplicita indicazione dell’insegnante, solo in classe, mentre viene prestata particolare attenzione a non assegnare compiti domestici che possano essere facilmente “svolti” delegando il sistema.

I docenti spagnoli hanno creato le condizioni ideali di lavoro con la loro calda cordialità e la disponibilità ad accogliere colleghi in classe per diverse discipline e attività di laboratorio, con il relativo confronto peer to peer dentro e fuori l’aula. Anche gli studenti spagnoli hanno accolto con grande giovialità gli ospiti, prestandosi di buon animo a condividere l’esperienza.